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Opera Vincitrice

A vincere l'edizione 2023 del Premio all'opera tradotta Fondazione Capalbio è stata l'opera "Piccole cose da nulla di Claire Keegan", nella traduzione dall'inglese di Monica Pareschi per Einaudi.

Siamo davvero soddisfatti – commenta Patrizia Puccini, assessore con delega alla Cultura – di poter ospitare un premio così importante per il mondo letterario, favorendo un respiro internazionale per tutto il territorio. L’amministrazione, inoltre, ci tiene a ringraziare Fondazione Capalbio, il direttore artistico Daniele Petruccioli, i membri delle giurie e tutti i partecipanti per l’organizzazione e la riuscita dell’’iniziativa”


"Monica Pareschi è una traduttrice - ha commentato il Direttore Artistico Daniele Petruccioli -  e lavora come editor di narrativa per le maggiori case editrici. Ha tradotto e curato, tra gli altri, Doris Lessing, James Ballard, Bernard Malamud, Edith Wharton, Shirley Jackson, Charlotte ed Emily Bronte e Paul Auster. Insegna traduzione letteraria all’Università Cattolica e tiene seminari di traduzione letteraria in diverse istituzioni".

 

 “Il successo del premio – ha spiegato Maria Concetta Monaci, presidente di Fondazione Capalbio – passa da una squadra ricca di professionisti e amanti del settore, selezionando opere di grandissimo livello e promuovendo un concorso sempre più protagonista a livello nazionale e internazionale”.

Direttore Artistico

Direttore Artistico

Daniele Petruccioli

Daniele Petruccioli è traduttore e scout freelance. Si occupa di romanzi e saggi dal francese, inglese e di tutta l’area lusofona; dal Portogallo al Brasile passando per l’Angola e il Mozambico, con particolare attenzione alle aree di sperimentazione linguistica, letteratura postcoloniale e libri per bambini.

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Finalisti Premio alla Traduzione 2023

I finalisti al premio all'opera tradotta 2023 orgazizzato da Fondazine Capalbio sono:

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"I piaceri e i giorni di Marcel Proust", nella nuova traduzione dal francese di Mariolina Bertini e Giuseppe Girimonti Greco per Mondadori

"Salvo il crepuscolo di Julio Cortázar", nella traduzione dallo spagnolo di Marco Cassini per Sur

"Piccole cose da nulla di Claire Keegan", nella traduzione dall'inglese di Monica Pareschi per Einaudi

Giuria di Qualità

Emmanuelle de Villepin - Presidentessa di Giuria

La scelta del vincitore per il Premio Fondazione Capalbio per l'opera tradotta sarà determinata dal responso della giuria di qualità presieduta da Emmanuelle de Villepin e composta da rappresentanti del Comune di Capalbio, Fondazione Capalbio, biblioteca La Piccola e partecipanti del Gruppo di Lettura.
La premiazione del vincitore avverrà in occasione del Premio Internazionale Piazza Magenta il prossimo 26 agosto; nel frattempo si parlerà ancora molto di libri.

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OGGETTO, FINALITÀ E PRINCIPI

  • Il Premio Fondazione Capalbio per l’opera tradotta, patrocinato dal Comune di Capalbio, in  collaborazione con l'Associazione Premio Internazionale Capalbio Piazza Magenta, si pone  l'obiettivo di attribuire un riconoscimento al lavoro del traduttore, strumento fondamentale  per la costruzione del dialogo tra popolazioni e culture. L'intento dei soggetti promotori è  quello di far crescere ulteriormente il Premio Internazionale Capalbio Piazza Magenta, istituendo un riconoscimento per una categoria spesso ingiustamente trascurata, e di farlo in  un contesto, quello del territorio comunale di Capalbio e del suo tessuto culturale, artistico  ed economico, molto attento all'internazionalizzazione e consapevole dell'importanza e  dell'arricchimento che deriva sempre dallo scambio e dal dialogo.

REQUISITI DI PARTECIPAZIONE

  • Sono ammesse a partecipare al premio le opere presentate dalle case editrici (in formato  cartaceo e/o - obbligatoriamente - elettronico PDF) che siano state tradotte in italiano e pubblicate  in Italia nel periodo compreso tra il 15 febbraio 2022 e il 14 febbraio 2023 

  •  il cui alto profilo sia evidente nell’esecuzione del testo e per il curriculum traduttivo  e/o culturale di chi ne è l’autore / l’autrice  

  • - che abbiano avuto diffusione su tutto il territorio nazionale

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

  • Le opere candidate dovranno pervenire a Fondazione Capalbio in formato integrale PDF e- facoltativamente - cartaceo entro il 14 febbraio 2023, corredate dell’informativa  sulla privacy – di cui si allega copia in calce – compilata e sottoscritta dal traduttore o dalla  traduttrice. Gli indirizzi di inoltro delle opere sono i seguenti:

  • Recapito elettronico: fondazionecapalbio@gmail.com 

  • Recapito postale: Fondazione Capalbio, via Puccini 32 - 58011 Capalbio (GR) 

  • La partecipazione al premio da parte delle case editrici comporta l’accettazione completa del  regolamento e la presenza del vincitore o vincitrice alla cerimonia di premiazione.

CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERE IN CONCORSO

Le opere candidate vengono sottoposte a una prima selezione curata dal direttore artistico del Premio, nominato da Fondazione Capalbio e che rimane in carica per tre anni. Alla luce  di un’analisi stilistica del testo tradotto il direttore artistico seleziona – a proprio insindacabile  giudizio – una rosa di cinque libri da sottoporre alla valutazione di una giuria popolare 
costituita da un numero dispari di lettori e lettrici forti, nominati da Fondazione Capalbio, tra i quali la Fondazione stessa designerà un/una coordinatore/coordinatrice. La giuria popolare sarà rappresentata da membri provenienti da categorie professionali legate al mondo letterario, editoriale e culturale. La giuria popolare  è incaricata di designare la terna delle opere finaliste. In caso di parità passerà alla fase successiva chi ha ottenuto il singolo voto più alto.

VINCITORI EDIZIONE 2022

I due libri vincitori ad ex aequo

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La lingua perduta delle gru

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David Leavitt
& Fabio Cremonesi

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Ulisse

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James Joyce
& Enrico Terrinoni

La giuria di qualità composta da rappresentanti del comune di Capalbio, Fondazione Capalbio, esponenti del mondo della traduzione, presieduta da Emmanuelle de Villepin, hanno selezionato i vincitori del Premio all'opera tradotta che verrà consegnato in occasione del premio internazionale capalbio piazza Magenta. Emmanuelle de Villepin, il direttore artistico Daniele Petruccioli e Maria Concetta Monaci Presidente di Fondazione Capalbio, nel ringraziare le case editrici che numerose hanno aderito inviando i lavori e le due giurie ( di grandi lettori e di qualità ) per il lavoro svolto, così hanno commentato: "Vincono ex aequo Ulisse e La lingua perduta delle gru. Questo risultato rispecchia la difficoltà di scelta che fin dall'inizio ha tormentato tutti i livelli di votazione e le diverse giurie, testimoniando dell'altissima qualità delle traduzioni contemporanee verso l'italiano e della sempre crescente attenzione da parte delle case editrici nel proporre ai lettori livelli altissimi di questa pratica fondamentale per la diffusione nel nostro Paese della cultura, della bellezza, delle storie di tutti i tempi e di tutte le parti del mondo."

Finalisti 2022

La prima fase della selezione per il Premio Fondazione Capalbio per la Traduzione che vede la direzione artistica di Daniele Petruccioli,  si è concluso con la compilazione di una lista di tre opere da parte della Giuria Popolare formata da Lia Migale, Giovanna Nuvoletti, Valeria Viganò, Alessia Denaro, Roberta Lepri, Piero Maccarinelli e Luca Piazza.

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Ulisse di James Joyce, nella nuova traduzione dall'inglese di Enrico Terrinoni per Bompiani

La lingua perduta delle gru di David Leavitt, nella nuova traduzione dall'inglese di Fabio Cremonesi per SEM

Nel centro di ogni cosa. Poesie 1890-1910 di Hugo von Hofmannstahl, nella nuova traduzione dal tedesco di Andrea Landolfi per Del Vecchio Editore

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